23/11/2018 Sanatoria errori formali in due rate - Bonus bebè nel 2019 È arrivato ieri e sarà votato lunedì dalla Commissione finanze del Senato l’addio al condono con la dichiarazione integrativa speciale che viene sostituito dalla sanatoria per gli errori formali commessi ...
È arrivato ieri e sarà votato lunedì dalla Commissione finanze del Senato l’addio al condono con la dichiarazione integrativa speciale che viene sostituito dalla sanatoria per gli errori formali commessi fino al 24 ottobre 2018 con 200 euro per ogni periodo d’imposta interessato. Non solo. Rispetto alle altre definizioni agevolate della pace fiscale la nuova sanatoria prevede il versamento in solo due rate: entro il 31 maggio 2019 ed entro il 2 marzo 2020.
Come anticipato ieri su queste pagine, il “tesoretto” (di circa un miliardo netto in due anni) sarà utilizzato per rifinanziare il bonus bebè per il 2019(204 milioni per il 2019 e 240 per il 2020) e per istituire un fondo per le calamità (525 milioni in due anni) per poter avviare subito un nutrito pacchetto di investimenti sul territorio. Una prima risposta alle obiezioni di Bruxelles che chiede all’Italia un maggior impegno proprio su questo fronte.
Nell’emendamento del relatore al dl fiscale, Emiliano Fenu (M5S), c’è anche la detassazione per le sigarette elettroniche, la nomina del commissario per il casinò di Campione d’Italia e la possibilità per imprese e residenti della piccola enclave Svizzera in Italia di pagare le tasse in euro con un bonus forfettario del 30 per cento. A coprire gli oneri di queste norme sarà la nuova ritenuta dell’1,5% applicata a tutte le rimesse di denaro verso i Paesi extra Ue. Una nuova tassa che assicurerà all’Erario non meno di 63 milioni a decorrere dal 1° gennaio 2019.
Errori formali
La sanatoria per gli errori formali riguarderà irregolarità, le infrazioni e le inosservanze di obblighi o adempimenti, di natura formale, che non rilevano sulla determinazione della base imponibile per imposte sui redditi, Iva e Irap e sul pagamento dei tributi, commesse fino al 24 ottobre 2018. Saranno esclusi dalla regolarizzazione, che si perfeziona appunto con il pagamento di 200 euro per periodo d’imposta in due rate, gli atti di contestazione o irrogazione sanzioni emessi nel corso delle voluntary disclosure ma anche le violazioni già contestate in atti diventati definitivi al momento di entrata in vigore della norma.
Bonus bebè
Arriva l’annunciato rifinanziamento del bonus bebè. L’assegno riguarderà anche i nuovi nati o adottati nel corso del 2019. Sarà erogato (sempre nel rispetto dei limiti Isee) solo per il primo anno di vita. Scatterà però una maggiorazione del 20% per i figli successivi al primo, nati o adottati sempre nel 2019.
Più rate per la rottamazione
Tra gli emendamenti che, invece, hanno già ottenuto il via libera della commissione Finanze del Senato c’è l’alleggerimento delle rate della rottamazione-ter, che vanno pagate comunque in un massimo di 5 anni ma con scadenze che, dal 2020, passano da 2 a 4 l’anno. L’altra novità approvata riguarda il riconoscimento del lieve inadempimento. In pratica per i ritardi dai pagamenti non superiori a 5 giorni non si decadrà dalla definizione. Anche per la rottamazione-ter la richiesta di adesione consentirà di ottenere il Durc.
Precompilata Iva dal 2020
Passa anche l’emedamento M5S che fissa il debutto della precompilata Iva (liquidazioni periodiche, dichiarazione e registri) dalle operazioni 2020.
Superanagrafe dei conti correnti
La GdF potrà accedere alla Superfanagrafe dei conti correnti. Il sì della commissione all’emendamento riformulato consentirà la conservazione dei dati fino a 10 anni. |