28/1/2020 Stretta sulle pianificazioni aggressive Nella riunione tecnica convocata dalla presidenza del Consiglio dei ministri di oggi, tesa a predisporre gli atti da sottoporre alle prossime riunioni di governo, verrà esaminato in via preliminare uno schema di decreto legislativo che recepisce in anche
Nella riunione tecnica convocata dalla presidenza del Consiglio dei ministri di oggi, tesa a predisporre gli atti da sottoporre alle prossime riunioni di governo, verrà esaminato in via preliminare uno schema di decreto legislativo che recepisce in anche in Italia la normativa europea che introduce le Sos fiscali. La bozza di decreto intende dare attuazione alla direttiva Dac 6 (acronimo di «directive on Administrative Co-operation) anche identificata come la direttiva sugli intermediari fiscali ovvero Mandatory Disclosure poiché si identifica a livello internazionale come l'ultimo stadio e forse il più alto conosciuto di compliance fiscale derivante direttamente dal Progetto Beps dell'Ocse e in particolare dall'Action 12; questa contiene raccomandazioni relative alla progettazione di regole di divulgazione obbligatoria per i piani di pianificazione fiscale aggressivi anche attraverso accordi elusive e strutture societarie “opache”. La normativa è tesa quindi a dare attuazione alla direttiva 2018/822/UE, del Consiglio, del 25 maggio 2018, modificando la direttiva 2011/16/Ue relativa allo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale relativamente ai meccanismi transfrontalieri soggetti all'obbligo di notifica. La stessa bozza era stata messa in consultazione pubblica sul sito istituzionale del Mef ed ha già ricevuto diverse osservazioni dagli operatori e dalle associazioni di categoria dei soggetti interessati in particolare intermediari finanziari , bancari e professionisti già sottoposti alla normativa antiriciclaggio. Nella bozza di decreto, in ossequio alle regole europee, è previsto che gli intermediari ed i contribuenti ed i professionisti obbligati alla comunicazione di operazioni fiscali sospette dovranno trasmettere una tantum all'agenzia delle Entrate entro il 31 agosto 2020 tutte le informazioni relative ai meccanismi transfrontalieri la cui prima fase è stata attuata tra il 25 giugno 2018 e il 1° luglio 2020. Successivamente l'obbligo è previsto in genere entro 30 giorni dalla conoscenza della cosiddetta operazione fiscale sospetta. Il termine di recepimento della Dac 6 è scaduto il 31 dicembre 2019. Sia Regno Unito che Irlanda hanno già recepito la normativa. |