Coronavirus, il Governo studia lo stop ai versamenti in tutta Italia
Il presidente dei commercialisti Miani annuncia un documento congiunto con Confindustria e Rete imprese: pronti a chiedere uno stop delle tasse su tutto il territorio nazionale.
Allo studio dell’Esecutivo una «moratoria di tasse e contributi» per tutta Itala, compresi gli autonomi. L’annuncio è del vice ministro all’Economia Antonio Misiani, il quale spiega che «stiamo lavorando anche sulle partite Iva e partire dai settori maggiormente coinvolti dalla crisi come turismo, logistica, trasporti, cultura, per questi ragioniamo su estensione moratoria di tasse e contributi».
Misiani ne ha parlato nel corso del programma “24Mattino” di Radio24, spiegando che «gli ammortizzatori sociali non sono previsti per tutti i lavoratori dipendenti e questo pone un problema di esenzione attraverso la cassa in deroga e il fondo di integrazione salariale, lavoriamo su questo aspetto”.
In queste ore il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili sta mettendo a punto un documento, assieme anche a Confindustria e Rete imprese, per richiedere uno stop generale delle imposte. Il presidente dei commercialisti Massimo Miani spiega che «è ormai indifferibile un provvedimento a carattere generale per l’intero territorio nazionale che, oltre a sospendere i termini di tutti i versamenti e gli adempimenti tributari, contributivi e assistenziali, sospenda altresì tutti i termini procedimentali e processuali, nonché i termini legali connessi alle procedure esecutive in corso, prevedendo una moratoria anche nella riscossione ordinaria, straordinaria, coattiva e in pendenza di giudizio».
Secondo i commercialisti, infatti, l’impatto del virus sull’intero territorio sta provocando gravissime ricadute anche sul tessuto socio-economico nazionale. Si rendono necessarie, per Miani, «misure altrettanto straordinarie volte a garantire liquidità a famiglie, imprese, professionisti e lavoratori dipendenti». «Nello spirito di collaborazione che deve animare tutta la comunità nazionale il Consiglio nazionale dei commercialisti ha avviato un’interlocuzione con le principali organizzazioni imprenditoriali per l’individuazione e la condivisione degli interventi di sostegno all’economia da proporre alla politica in un’ottica di più ampio respiro per il rilancio delle attività produttive e professionali».
Intanto dal Mef fanno sapere che ogni misura adottata ha lo scopo di contenere non solo l’epidemia Covid-19 ma anche la ricaduta sul sistema sanitario nazionale e sull’economia. Spiegano, infatti, che il «Governo è convinto» che un’azione «vigorosa e tempestica di contenimeno e prevenzione» possa abbassare il numero di contagiati e gli effetti negativi sull’economia. Una flessione temporanea di attività produttive in alcuni settori è, infatti, preferibile ad una crisi prolungata che rischierebbe di allargarsi a tutti i settori dell'economia attraverso effetti di domanda e offerta.
Gli interventi di politica economica, aggiungono dal Mef, saranno «vigorosi» ma commisurati alle esigenze e limitati nel tempo. Come già ribadito nella Relazione inviata al Parlamento, nel richiedere un’autorizzazione a incrementare l’indebitamento netto della pubblica amministrazione nel 2020, il Governo si è impegnato a riprendere il sentiero di consolidamento del bilancio e di riduzione del rapporto debito/Pil non appena ciò sarà possibile alla luce dell’evoluzione dell’epidemia in Italia e a livello internazionale. Infine, il governo si impegnerà anche affinché venga approntato in tempi rapidi un pacchetto di misure dell’Unione Europea in coordinamento con l’intera comunità internazionale.
Intanto l’Associazione autonomi e partite Iva chiede al Governo di applicare un «condono totale e tombale e l’amnistia generale» per fronteggiare i danni del coronavirus. Il presidente dell’associazione, Eugenio Filograna, ha chiesto un incontro urgente con il governo per discutere «dei provvedimenti da adottare». «Oggi gli autonomi e partite iva - aggiunge Filograna sulla pagina Facebook dell’associazione - chiedono ad alta voce di resettare tutto e ricominciare da capo con i necessari ed indispensabili provvedimenti: condono totale e tombale e l’azzeramento di tutti i tributi e contributi fino a luglio; amnistia generale per azzerare l’insostenibile lavoro arretrato dei tribunali e della pubblica amministrazione molto del quale provocato dall'attuale governo».